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Scheda video nel forno: funziona davvero? Tutta la verità

Di cosa parla questo articolo

Scheda video nel forno: funziona davvero? Tutta la verità

Il trucco della Scheda Video nel Forno funziona? Come infornare una Scheda Video, e che significano i termini GPU Baking, Oven Trick e Reflow? Scoprilo!

Scheda video nel forno: leggenda metropolitana o funziona davvero?

Quello della scheda video nel forno è un vecchio trucchetto che si è diffuso su internet da anni. Se si ha la pazienza di sfogliare sul web vecchie pagine di forum e oscure guide su Youtube, si aprirà un mondo di procedure più o meno sensate che fanno tanto Master Race.

Perché il gioco su PC è anche questo: provare soluzioni ardite e originali per spremere fino alla fine le proprie componenti hardware. Una libertà di sperimentare che è anche e soprattutto un divertimento, e che può comunque allungare la vita della propria configurazione.

Detto ciò, per evitare ogni dubbio, noi di RBR Altair non ci prendiamo alcuna responsabilità per le procedure che descriveremo nel corso di questo articolo, e che potrebbero o non potrebbero salvare o distruggere il tuo hardware.

Se vuoi provare a dare nuova vita alla tua scheda video mettendola su una bella teglia da forno, però, hai di sicuro tutta la nostra ammirazione.

Perché qualcuno dovrebbe mettere una scheda video nel forno?

Schiaffare una componente hardware nel forno – come scheda madre, hard disk o GPU – è una pratica che va avanti da diversi anni. Si tratta di un rimedio che potrebbe valere la pena utilizzare nel momento in cui si accende il PC e il monitor non sembra dare segni di vita, mostrando il classico messaggio “No signal”. Oppure quando le immagini si vedono, ma sono piene di righe o artefatti.

Se succede questo, è probabile che la scheda video sia rotta, o in fase di rottura. Si tratta di un’eventualità per nulla remota, che non dipende necessariamente dai propri comportamenti.

Semplicemente, le componenti hardware sono cose, e come tali possono rompersi così, da un giorno all’altro. Magari per difetti costruttivi, per una progettazione frettolosa o altri problemi di fondo. Visto però che la scheda video spesso è il pezzo più costoso di un computer, vale sempre la pena tentare tutto il possibile prima di sostituirlo.

E quindi, quando le altre soluzioni non hanno funzionato, è tempo di accendere il forno.

Infornare una scheda video: come si fa?

Per “cucinare” la propria GPU ci si rifà a un procedimento che ha diversi nomi, come “Oven Trick”. In cosa consiste?

Per prima cosa, hai bisogno di un forno – il classico forno da cucina andrebbe anche bene, ma se hai un fornetto piccolo va anche meglio, in modo da evitare il rilascio di sostanze nocive. L’ideale sarebbe una pistola termica, che però non si trova comunemente in tutte le case.

In ogni caso, se hai a disposizione solo il forno della tua cucina, abbi l’accortezza di avvolgere la scheda tra due vassoi di alluminio usa e getta, così da evitare pericoli. Nelle schede video – specie quelle vecchie – possono trovarsi metalli pesanti come stagno, piombo e arsenico, oltre che diossina. Quindi, non bisogna scherzarci su molto.

Dopo aver finito la procedura di GPU Baking (letteralmente “Cottura della GPU”), ricorda quindi di areare tutto per bene, e di pulire le pareti interne del forno.

In linea generale, non c’è una regola definita che riguarda il “tempo di cottura” e la temperatura. Da più parti, però, il consiglio è di tenere la scheda almeno dieci minuti nel forno a circa 200° gradi. Se possibile, cerca di smontare la struttura di plastica che ricopre la parte superiore della scheda, in modo che i contatti risultino scoperti, e che il calore possa agire direttamente sulle componenti interne.

Dopo dieci minuti, si apre il forno, si lascia raffreddare il tutto, si rimette la scheda nel PC e si incrociano le dita: se tutto va bene, il tuo computer avrà nuova vita.

GPU Baking e Oven Trick funzionano davvero?

Le schede video si possono rompere per i motivi più diversi. Chip grafici che non vanno, materiali scadenti, saldature fatte un po’ come viene, sistemi di raffreddamento scarsi. Il discorso si applica fortemente ai modelli più vecchi, ma in linea generale anche all’hardware moderno.

A tutto questo va aggiunto lo stress dato dalle alte temperature, che inevitabilmente va a dissaldare i contatti. Ed è proprio per questo motivo che le procedure di GPU Baking e Oven Trick possono funzionare.

Il calore del forno ristabilisce le connessioni alle saldature, facendo in qualche modo tornare tutto alla normalità. Certo, non è che esporre per dieci minuti una componente hardware – qualsiasi essa sia – a 200° gradi faccia bene, ma un tentativo estremo può essere anche fatto.

Il reflow casalingo e il reball: differenze tra tecniche

Con la dicitura “reball” si intende la rimozione del chip dalla scheda video o dalla scheda madre tramite strumenti appositi. Dopo la rimozione si procede alla pulizia dell’alloggio e alla sostituzione dei contatti del chip. Il nome reball deriva dal fatto che il chip è ancorato alla scheda tramite palline di contatto.

Il reflow invece è il sistema casalingo che abbiamo cercato di spiegare in questo articolo. Ovvero, si scalda tutta la scheda, così da “aggiustare” le saldature senza togliere il chip.

Al contrario del reball, il reflow casalingo difficilmente è un metodo definitivo. In altre parole, non è dato sapere quanto può durare la scheda video dopo averla messa a cuocere una prima volta.

E se il forno non basta, acquista da noi la tua prossima scheda video!

Se la tua scheda video rotta non è riuscita a tornare in vita dopo il reflow, è arrivato il momento di acquistarne una nuova. Contattaci per sapere le schede video disponibili o per qualsiasi dubbio o informazione, al numero 0556557249 o all’indirizzo email info@rbraltair.it.

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